sabato 11 agosto 2012

Gambe perfettamente depilate

Eccoci ad un nuovo appuntamento, ho anticipato perché non credo voi leggiate il mio post di Ferragosto!!!
Ho un problema da sottoporvi, non so voi, ma io ogni volta che mi si presenta l'occasione di andare a mare chissà perchè o l'estetista è piena oppure semplicemente è un giorno festivo! Come fare?
Io ricorro alla vecchia cara lametta, ma, aimè c'è un piccolo problema lascia la pelle irritata, rossa e ruvida... Che fare?
Ho trovato un rimedio facilissimo e ottimo, e, soprattutto a basso costo!!!

Crema per depilazione con lametta

Ingredienti:
4 cucchiaini di bicarbonato
2 cucchiaini di glicerina vegetale

Miscelare in un contenitore di vetro gli ingredienti e quando la crema è omogenea è pronta per essere spalmata.
Vi consiglio di inumidire le gambe e poi di spalmarla sù, e vedrete dopo aver passato la lametta e aver risciacquato dai residui la vostra pelle non avrà ne rossori ne irritazioni e non solo sarà morbida e liscia!!!

Potreste consigliarlo anche al vostro lui per la rasatura.

Buone vacanze e buon mare ...

martedì 7 agosto 2012

Guarire con I Sali Minerali di Schussler



Nel 1857 Wilhelm Heinrich Schussler, riesce con il sostegno di suo fratello maggiore. a diventare medico generico specializzato in omeopatia. Attento e scrupoloso pubblica il suo sapere e le sue scoperte attraverso molti articoli, sostenendo che con pochi rimedi si arrivasse alla guarigione.
Nel 1873 pubblica un articolo dal titolo “Una teoria Omeopatica semplificata. La biochimica”.  In questo testo teorizza che il primo processo di guarigione umana, non può essere chiamato omeopatico, in quanto si baserebbe sul principio di similitudine, ma si tratterebbe di processi chimico-fisiologici quelli che avvengono in ogni organismo umano. Da quì iniziò a dimostrare la sua teoria che si basava sul presupposto che la funzionalità di una cellula dipende dal corretto contenuto di sali inorganici al suo interno e che una carenza contribuisca all’insorgere della malattia.
Individua poi 12 Sali:
  1. CALCIUM FLUORATUM
  2. CALCIUM PHOSPHORICUM
  3. FERRUM PHOSPHORICUM
  4. KALIUM CHLORATUM
  5. KALIUM PHOSPHORICUM
  6. KALIUM SULFURICUM
  7. MAGNESIUM PHOSPHORICUM
  8. NATRIUM CHLORATUM
  9. NATRIUM PHOSPHORICUM
  10. NATRIUM SULFURICUM
  11. SILICEA
  12. CALCIUM SULFURICUM
Poco tempo dopo elimina il dodicesimo, anche se, i suoi successori lo ripristineranno ben presto, considerandolo un rimedio importante.
Ogni sale è contraddistinto da una “D” con accanto un numero che corrisponde al grado di diluizione effettuato, seguito dal nome del sale contenuto.
Il medico tedesco diluiva seconda la regola omeopatica, solo che come “vettore” non usava nè alcool né granuli, bensì LATTOSIO.
I Sali è possibile trovarli in pastiglia o pomata.
Nel dettaglio possiamo dire che useremo:
No.1 Calcium Fluoratum (fluoruro di calcio)
Contenendo fluorite questo sale conferisce elasticità alle fibre muscolari, gli permette di allungarsi per tornare nuovamente alla forma originaria. Inoltre data la presenza del periostio è importante per la composizione dello smalto dei denti e delle unghie. Aiuta la circolazione e rinforza i piccoli vasi favorendo il riassorbimento di indurimenti vascolari.

No. 2 Calcium Phophforicum (fosfato acido di calcio)

Ottimo in caso di anemia. E’ il sale più abbondante nell’organismo, ed è il costituente primario  delle ossa. Rigenera il sangue formando nuove cellule sanguigne e tessuti. Esso conferisce resistenza e solidità alle ossa e in caso di fratture favorisce la formazione del callo osseo.Ha una azione calmante sull’attività muscolare, per cui è di grande aiuto nei casi di crampi muscolari.

No. 3 Ferrum Fosforicum (fosfato di ferro)

E’ il rimedio di primo soccorso in caso di ferite recenti come bruciature, slogature, contusioni, ma, il suo ruolo è importante anche nella difesa dalle infezioni. E’ un preparato biochimico per tutte le malattie improvvise, per i processi infiammatori e febbrili nella loro fase iniziale. Agisce inoltre come stimolante del sistema immunitario, migliora l’approvigionamento di ossigeno nella muscolatura, prevenendo i dolori muscolari. E’ necessario per rinforzare anche le pareti dell’intestino e il villo intestinale.

No.4 Kalium Chloratum (cloruro di potassio)

E’ il preparato biochimico più importante per eliminare il catarro, viene prescritto nel caso di disturbi alle orecchie, agli occhi ed alla gola. Ha una azione disintossicante. Ha dato buoni risultati nella riduzione di effetti collaterali in casi di vaccinazioni o di sostanze narcotiche o medicinali. E’ il sale che lega le fibre, concorre alla scissione dei carboidrati, stimola il metabolismo.La sua assenza viene confermata dalla presenza di desquamazioni come forfora bianca, eczemi, eruzioni crostose. Ottimo rimedio per le micosi cutanee ed ungueali, mughetto e verruche.

No.5 Kalium Phosphoricum (fosfato di potassio)

E’ il più importante preparato biochimico per gli stati di esaurimento,depressione, sindrome psicosomatiche. E’ indispensabile per la fluidità del sangue e per la formazione di globuli rossi, dei tessuti, delle cellule cerebrali, nervose e muscolari. La carenza porta al sovraffaticamento di tali organi e può essere accompagnato da disturbi psichici quali abbattimento, senso di angoscia, tristezza e debolezza della memoria, desiderio di voler abbandonare tutto e lasciar perdere ciò che comporta fatica.

No.6 Kalium Sulfuricum (solfato di potassio)

Per le infiammazioni croniche di qualsiasi genere (affezioni cutanee con desquamazione, catarro cronico..) in tutti quei casi in cui le secrezioni sono purulente e giallastre.Ottima per i neonati in caso di congiuntiviti purulente e per il catarro all’orecchio, o sinusiti con secrezione giallo-verde.

No.7 Magnesium Phosphoricum (fosfato acido di magnesio)

E’ il principale preparato biochimico per i dolori e gli spasmi violenti, nevralgie in tutte le zone del corpo, che compaiono bruscamente e cambiano spesso zona, tendenza all’emicrania. Efficace per coliche, meteorismo, e tosse soprattutto serale che non permette di addormentarsi (efficace anche per i bambini). Abbassa il metabolismo ed il livello del colesterolo nel sangue. Rinforza il rendimento fisico e mentale, somministrati in acqua calda è un buon ricostituente e bevanda energetica.

No.8 Natrium Chloratum (cloruro di sodio)

Esso è essenziale alla vita, regola la ritenzione idrica e di liquidi nel nostro corpo ed è necessario per la costituzione di nuove cellule. Lega i veleni metallici, l’arsenico e il fumo, come anche i veleni organici che giungono nell’organismo attraverso le punture degli insetti e li espelle

No.9 Natrium Phosphoricum (fosfato di sodio, sale da cucina sotto forma molecolare)

Ottimo regolatore dell’equilibrio  acido base del sangue, è indicato per la neutralizzazione, utile in ogni caso di eccesso di acido. Se per una eccessiva acidità dovuta a carenza di fosfato di sodio il cibo rimane per troppo tempo nel corpo, perchè riesce a malapena ad essere digerito, ciò porta a disturbi secondari quali reumatismi, sudore acido che ha odore forte e irrita la pelle, col tempo conduce a disturbi gastrici, renali e vescicali, anche disturbi alla vistati o una facoltà visiva instabile stanno ad indicare una iper-acidificazione. Rimedio indicato per i bambini con acetone.

No.10 Natrium sulfuricum (solfato di sodio, sale di Glauber)

Ottimo per regolare il contenuto di liquidi nell’organismo. E’ contenuto in piccola quantità nelle cellule, mentre è piuttosto presente nella linfa con il compito di favorire l’eliminazione dei liquidi e delle scorie metaboliche del corpo, disintossicando l’organismo e stimolando la secrezione biliare. Buono  come anticellulite, specie se la ritenzione è localizzata a livello dell’addome e delle cosce. Utile in caso di edemi, oliguria, riniti.

No. 11 Silicea (acido di silicio, sabbia quarzifera)

E’ importante e lo si trova in tutte le cellule specie del tessuto connetivo quindi è utile nella formazione della cute, della mucosa, di unghie, capelli ed ossa. Aumenta la resistenza meccanica dei tessuti, è anche la sostanza del ringiovanimento, regola la sudorazione aiutando ad eliminare le tossine attraverso la pelle, scioglie i depositi di cristalli di acido urico (scricchiolii delle articolazioni delle dita dei piedi e delle mani). Partecipa all’assimilazionen el cibo di calcio .Ottimo rimedio quando c’è da eliminare il pus di diverse malattie infettive a lenta risoluzione attraverso il sistema linfatico come tonsilliti croniche con pus, bronchiti croniche, sinusiti con secrezione chiara.

No.12 Calcium sulfuricum ( solfato di calcio, gesso)

Stimola il metabolismo, favorisce la coagulazione del sangue e svolge una azione di depurazione delle mucose.E’ utile in tutti quei casi in cui sussistono processi purulenti cronici o lenti a guarire, con una via di deflusso aperta. Viene impiegato soprattutto nei casi di infiammazione degli occhi che presentano fenomeni purulenti e in tutte le infiammazioni delle mucose con formazione di pus.
I sali non diluiti e preparati secondo il metodo di Schussler possiamo trovarli anche in natura in alcuni alimenti, nel dettaglio
  1. CALCIUM FLUORATUM: è presente in aglio, cavolo, cipolla, limoni, prugne,riso integrale e spinaci;
  2. CALCIUM PHOSPHORICUM: è presente in arance, limoni, crusca, frumento, lenticchie, noci, lattuga, sesamo;
  3. FERRUM PHOSPHORICUM: è presente in asparagi, datteri , fagioli, fichi, fragole, grano saraceno, lattuga, more, noci, orzo, piselli,prugne.
  4. KALIUM CHLORATUM:è presente in barbabietole rosse, crescione, pomodori, pompelmi, sedano, spinaci,fichi.
  5. KALIUM PHOSPHORICUM: è presente in noce di cocco, mele, pomodori,pompelmi, sedano. spinaci, noci, olive,orzo.
  6. KALIUM SULFURICUM: è presente in asparagi, cipolle, datteri, fragole, lattuga, patate con buccia, prezzemolo, ravanelli.
  7. MAGNESIUM PHOSPHORICUM: è presente in agrumi, castagne, cavolo, datteri, fagioli,uva passa, in cioccolato e caffè se ne trova grosse quantità.
  8. NATRIUM CHLORATUM: è presente in avena, carote, cavolo, fichi, fragole, lattuga cappuccio, noci di cocco, spinaci.
  9. NATRIUM PHOSPHORICUM: è presente in fragole, cavolo, carote, lenticchie, piselli, orzo, sedano, segale, spinaci, dente di leone.
  10. NATRIUM SULFURICUM: è presente in arance, avena, carote, fichi, fragole, cavolfiore, cavolo, fichi, rafano, patate,sedano.
  11. SILICEA: è presente in dente di leone, miglio, orzo, pastinaca, spinaci, fragole, cavolo, cetriolo, avena, asparagi.
  12. CALCIUM SULFURICUM: è presente in arance, limoni,frumento, rabarbaro, segale, spinaci, lattuga cappuccia.
Assumere i Sali di Schussler è importante, e con una somministrazione frequente gli effetti sono immediati. I sali sono innocui, anche se potrebbe esserci un peggioramento iniziale dei sintomi che è indice che il trattamento sta funzionando. E’ importante che si faccia attenzione però se si è intolleranti al lattosio e se si è glicemici.
Scoprite quale sale vi manca e aggiungete un pò di sale alla vostra vita!!!

mio articolo pubblicato sul sito: http://www.farmacistionline.net

Bagni derivativi


Un metodo antico, semplice, efficace e privo di pericoli: il Bagno Derivativo.
Non si tratta nè di una medicina, nè di un trattamento medico, ma di un metodo in grado di ristabilire un buon funzionamento generale che costa poco ed è naturale.
Il Bagno Derivativo consiste nel tenere fresca una zona del corpo dove si concentrano molte terminazioni nervose al fine di favorire la circolazione ed espellere le tossine, semplicemente abbassandone la temperatura interna.
I nostri avi utilizzavano questo metodo per fare abbassare la febbre alta specie ai neonati, e, questa tecnica ancora oggi trova applicazione per grandi e piccini senza alcuna controindicazione.
Questo trattamento si basa sui principi dell‘idroterapia, dove si utilizza l’acqua per alleviare il dolore, aumentare la mobilità, e migliorare il funzionamento dell’organismo.
Louis Kuhne nel XIX secolo teorizzò che il nostro corpo ha la tendenza ad immagazzinare tossine, questi “sovraccarichi” si spostano liberamente nel nostro corpo depositandosi nelle zone periferiche del nostro corpo, dove è più difficile eliminarli. Con semicupi e frizioni al basso ventre si favorisce la diminuzione della temperatura di qualche decimo di grado favorendone il ritorno di questi “sovraccarichi” verso l’intestino che questa volta li eliminerà.
Un uso continuo e costante produrrà benefici immediati e visibili come la riduzione di deformazioni o cuscinetti di grasso presenti sul nostro corpo, il doppio mento si attenua, la circolazione migliora.
Un semplice gesto può dare grandi benefici, specie in una società molto sedentaria e che indossa vestiti attillati.
Da un punto di vista pratico il trattamento consta nel rinfrescare con acqua la parte piu’ bassa delle due pieghe dell’inguine su ciascun lato, tanto nell’uomo quanto nella donna, con delle frizioni dal basso sino all’altezza dell’osso pubico, per circa 40 minuti.
Un altro metodo consiste nell’indossare una “poche” fredda creata proprio per questo scopo per due –  tre ore al giorno, ma in entrambi i metodi di applicazione questo processo crea una vibrazione nella fascia (il tessuto connettivo che copre tutti gli organi interni), che accelera l’eliminazione delle tossine e dei grassi.
Un trattamento economico, privo di effetti collaterali, l’unico accorgimento è di usare acqua fresca, ma non ghiacciata, la sensazione deve essere piacevole, inoltre è bene non usarlo se si sono subiti interventi di ogni genere almeno sino a quando non si ricomincia a camminare assiduamente, non è consigliato se si è portatori di pacemaker o in caso di malattie terminali, dove il corpo già subisce molti  trattamenti e non è il caso stressarlo in aggiunta.
Riassumendo per ottenere un corpo proporzionato, tonico e sano, per conciliare il sonno, il buon umore, avere una digestione efficiente, la pelle liscia e favorire un ciclo mestruale regolare, è necessario dedicare un minimo di 20 minuti al giorno per raffreddare l’area inguinale con i Bagni Derivativi.

mio articolo pubblicato su www.farmacistionline.net

Floriterapia e Fiori Di Bach



La floriterapia è un metodo di cura alternativo, naturale e senza effetti collaterali, che, si avvale dell’uso di rimedi a base di fiori al fine di attivare il processo di autoguarigione dell’organismo. Il corpo è uno specchio che riflette i nostri stati d’animo più profondi e talvolta le malattie sono il segno di un conflitto interno, per questo, è bene correggere gli stati emotivi che sviluppano qualità negative, al fine di ristabilire il benessere psico-fisico dell’individuo.

E’ la persona che va curata e non la malattia!
I rimedi floreali suddetti sono preparati attraverso la solarizzazione ( cioè esponendo il liquido contenente i fiori al sole il cui calore ne fissa le proprietà nella memoria dell’acqua) o la bollitura, quest’ ultimo metodo è impiegato quando il sole è debole o se le piante usate sono arbusti.
Le proprietà terapeutiche dei fiori ci vengono tramandate dal padre di questa terapia alternativa: Edward Bach. Lui medico vissuto in Birmingham aveva lavorato prima come responsabile del pronto soccorso e poi come libero professionista. Si era sempre distinto sul lavoro, fino a quando ebbe un grave tumore alla milza, lo affrontò con forza e sopravvissuto, sebbene non ci fossero speranze, si convinse che se ciò gli era accaduto era perché aveva una missione da compiere.
Ritornò così a studiare al fine di trovare una cura che potesse migliorare l’individuo nella sua globalità. Prima si accostò all’omeopatia, si sentiva in sintonia con le teorie di Samuel Hahnemann, padre delle cure omeopatiche, ed iniziò egli stesso a studiare e creare dei vaccini omeopatici, conosciuti con il nome di Nosodi di Bach. Questi vaccini diedero subito ottimi risultati ed il suo usò si diffuse rapidamente, ma mentre sperimentava i Nosodi ebbe un’illuminazione, comprese che fra le persone che curava ad accumunarli non erano le patologie, ma la loro reazione alla malattia. Iniziò così a prescrivere rimedi in base alle loro abitudini e alle loro caratteristiche comportamentali, individuò così una serie di stati d’animo.
Per ampliare i suoi studi e cercare dei fiori al fine di creare nuovi rimedi si trasferì in Galles, e nel 1931 individuò la prima serie dei 38 rimedi ossia i DODICI GUARITORI (Mimulus, Cerato, Centaury, Scleranthus, Inpatiens, Agrimony, Chicory, Vervain, Clemantis, Gentian, Rock Rose e Vater Violet). Dopo qualche mese introdusse una seconda serie di rimedi i SETTE AIUTANTI (Gorse, Heather, Oak, Olive, Rock water, Vine e Wild Oat) e il RIMEDIO DI EMERGENZA conosciuto con il nome di RESCUE REMEDY. Nel 1934 introdusse l’ultima serie i DICIANNOVE ASSISTENTI (Aspen, Beech, Cherry Plum, Chestnut Bud, Crab Apple, Elm, Holly, Honeysuckle, Hornbean, Larch, Mustard, Pine, Red Cestnut, Star of Bethlehem, Sweet Chestnut, Walnut, White Chestnut, Wild Rose e Willow), i quali furono estratti con il metodo della bollitura dato che 11 di loro sono arbusti.
La sua ricerca terminò nel 1936, quando morì nel letto di Olmo (ELM) da lui stesso costruito, lasciando a tutti noi un’eredità veramente importante.
I Fiori di Bach ci permettono di superare il difetto con la virtù opposta, in questo modo riusciamo a riequilibrare il nostro sistema psico-emotivo prima e fisico poi. E’ importante però, affinché la cura sia efficace, individuare correttamente lo stato emotivo della persona, altrimenti rischiamo che il rimedio non funzioni.
I Fiori di Bach sono 38 ed in base alla stato emotivo del soggetto nello specifico abbiamo:
Agrimony: il soggetto Agrimony tende a nascondere il suo stato d’animo sotto una maschera apparentemente felice;
Aspen: il soggetto Aspen soffre di paure infondate, immotivate ed inspiegabili, crede che qualcosa di terribile stia per accadergli; Beech: il soggetto Beech è poco tollerante, ipercritico, arrogante e crede di avere sempre ragione;
Centaury: il soggetto Centaury non sa dire di no, è sottomesso e si fa in “quattro” pur di accontentare gli altri;
Cerato: il soggetto Cerato non è in grado di prendere da solo delle decisioni, per cui si affida sempre agli altri accettando il loro suggerimento anche se inadeguato;
Cherry Plum: il soggetto Cherry Plum ha paura di perdere il controllo, di impazzire e così sovraffaticato che rischia l’esaurimento nervoso;
Chestnut Bud: il soggetto Chestnut Bud commette sempre gli stessi errori ed inizia mille cose senza terminarne una;
 Chicory: il soggetto Chicory è molto possessivo ed iperprotettivo;
Clematis: il soggetto Clematis è molto fantasioso e con la testa fra le nuvole;
Crab Apple: il soggetto Crab Apple è molto fissato con la pulizia e lo disturbano le imperfezioni;
Elm: il soggetto Elm non si sente all’altezza delle sue responsabilità;
Gentian: il soggetto Gentian si scoraggia e si abbatte facilmente;
Gorse: il soggetto Gorse è pessimista e rassegnato, in uno stato di disperazione totale;
 Heather: il soggetto Heather vuole stare al centro dell’attenzione e non ama stare solo;
Holly: il soggetto Holly è geloso, invidioso ed aggressivo;
 Honeysuckle: il soggetto Honeysuckle vive nel passato, ha molti rimpianti;
Hornbeam: il soggetto Hornbeam è stanco al pensiero di svolger i suoi compiti quotidiani, li trova monotoni, ed è già stanco quando si alza al mattino;
 Impatiens: il soggetto Impatiens è impaziente ed irritabile, ma anche se si arrabbia presto altrettanto presto gli passa;
Larch: il soggetto Larch ha troppa poca stima di sè stesso e si sente inferiore;
Mimulus: il soggetto Mimulus ha paure ben definite come di morire, di una visita, del buio, ecc.;
Mustard: il soggetto Mustard è depresso e triste per cause sconosciute, è come schiacciato da un macigno;
Oak: il soggetto Oak avverte un eccessivo senso del dovere che lo porta allo sfinimento, crede di essere forte come una quercia;
Olive: il soggetto Olive si sente distrutto e allo stremo delle forze, è apatico e dorme molto;
Pine: il soggetto Pine prova senso di colpa ed è incapace di perdonarsi, questa è forse una conseguenza di un’infanzia troppo rude e severa;
Red Chestnut: il soggetto Red Chestnut si preoccupa eccessivamente per i suoi cari, ed è esagerato nel valutare qualsiasi problema, addirittura arriva a credere che un semplice raffreddore possa essere l’inizio di una grave malattia;
Rock Rose: il soggetto Rock Rose cade in preda al panico e al terrore difronte a situazioni concrete come un’incidente ad esempio; Rock Water: il soggetto Rock water è troppo severo e poco flessibile, rinuncia a tutto pur di raggiungere il suo obbiettivo;
Scleranthus: il soggetto Sclerantus non riesce a scegliere fra 2 possibilità, passa facilmente dal riso al pianto;
Star of Bethlehem: il soggetto Star of Bethlehem è infelice, inconsolabile, malinconico e le sue emozioni sono bloccate a causa dello shock;
Sweet Chestnut: il soggetto Sweet Chestnut a causa del suo stress mentale commette gesti estremi;
Vervain: il soggetto Vervain è eccessivamente entusiasta, iperattivo e fanatico;
Vine: il soggetto Vine vuole a tutti i costi imporre la sua volontà sottomettendo gli altri ed è molto egoista;
Walnut: il soggetto Walnut si fa influenzare dagli altri nonostante abbia delle idee ben precise;
Water Violet: il soggetto Water Violet si rinchiude in se stesso, ed è apprezzato solo per la sua capacità di aiutare gli altri;
White Chestnut: il soggetto White Chestnut ha molti pensieri che lo assillano a cui non sa dare una risoluzione, non si rilassa mai ed ha il sonno molto leggero;
Wild Oat: il soggetto Wild Oat è indeciso e insoddisfatto e non sa cosa vuole veramente;
Wild Rose: il soggetto Wild Rose è apatico ed indifferente alla vita;
Willow: il soggetto Willow si sente impotente, amareggiato e vittima.
Esiste una miscela di cinque fiori (Clematis,Impatiens, Rock Rose, Cherry Plum e Star of Bethelhem) usata per tutte le situazioni di panico, shock, per traumi fisici e mentali, isteria ed agitazione. Va assunto sia prima, che durante e dopo tali situazioni. E’ possibile trovare lo stesso rimedio sotto forma di crema, questa viene utilizzata in tutti quei casi in cui si necessita di un intervento immediato come le punture d’insetti, contusioni, ferite lievi, scottature, eritemi e cicatrici, applicandone un piccolo strato sulla parte interessata.
Riassumendo, da un punto di vista pratico, i dodici guaritori corrispondono alla personalità congenita dell’individuo, per cui possono definirsi di base, e, trovano corrispondenza anche con le tappe psico-evolutive del bambino.
I sette aiutanti corrispondono invece alla cronicizzazione o enfatizzazione di alcune caratteristiche dell’individuo, per cui diremo che sono il risultato dell’interazione dei dodici fiori di base con l’ambiente che lo circonda.
I diciannove assistenti, invece, sono fiori di derivazione, derivano dal modo in cui l’individuo reagisce difronte agli eventi.
 Come vengono preparati i Fiori di Bach per la somministrazione?
Si acquistano già pronti in una boccetta dose da 30 ml (stock bottle), essa contiene acqua oligominerale, cognac e tintura madre del pianta interessata; si possono assumere anche dei cocktail, questi sono personalizzati dal floriterapeuta e può contenere fino a sette fiori. Si consiglia l’assunzione di 4 gocce 3-4 volte al giorno direttamente in bocca o meglio sulla lingua, facendo attenzione che non si venga a contatto con la lingua o con la saliva per evitare di contaminare il prodotto.
I Fiori di Bach non hanno alcuna controindicazione pertanto possono essere utilizzati da bambini, animali, anziani e donne in gravidanza, in questi casi però è bene avvertire il floriterapeuta o il farmacista i quali vi consiglieranno o vi prepareranno loro stessi dei rimedi che non contengano cognac bensì aceto di mele.
Negli ultimi anni c’è stata una rivisitazione dei Fiori di Bach, un medico argentino R. Orozco ha introdotto il metodo di prescrizione dei fiori in base al principio Transpersonale, cioè l’uso di applicazioni floreali prescindendo dalla personalità o dal perché succede una determinata cosa, ma valutandone la forma in cui si manifesta, questa nuova chiave di lettura dei Fiori di Bach non sono un’alternativa a quanto detto sino ad ora, ma completa il tutto. Usando il Principio Transpersonale è possibile applicare localmente i rimedi, ottenendo ottimi risultati in caso di infiammazioni, dolori acuti, e per un’infinità di altre applicazioni in cui è stata provata l’efficacia usando il rimedio sotto forma di colliri, gel, creme, impacchi e soluzioni da vaporizzare, il tutto personalizzato e preparato dal floriterapeuta.
Infiniti sono i campi di applicazione dei Fiori di Bach, pertanto concludo dicendo che sono un validissimo aiuto, privo di effetti collaterali che se correttamente impiegati danno risultati magnifici.

Riflessologia Plantare per Ritrovare L’equilibrio Psico-Fisico


La Riflessologia Plantare è una disciplina Olistica che come la digitopressione e lo shiatsu, attraverso la pressione di punti specifici stimola di riflesso gli organi interni riequilibrando così l’organismo.
Il termine OLISTICO, dal greco Holos, cioè IL TUTTO, L’INTERO, si usa proprio per evidenziare tuttociò che si approccia all’individuo guardandolo nella sua globalità, corpo – mente – spirito, tutte parti che si relazionano e si influenzano reciprocamente.
Nello specifico della riflessologia plantare, l’operatore fa pressione sulle zone riflesse dei piedi le quali sono disposte in modo da avere su di essi la mappatura completa del corpo, il piede sinistro rispecchia la parte sinistra del corpo e la destra la parte opposta.
Questa disciplina non si usa per allontanare i sintomi, ma si prefigge, attraverso la stimolazione dei punti, di trovare le aree dolenti, e ripristinare la carenza energetica riequilibrando l’organismo.
La riflessologia ha origini antichissime, la più antica testimonianza risale al 2500 – 2330 A.C. ed è confermata dalla presenza in egitto di una rappresentazione, all’interno di una tomba, di un medico che pratica la riflessologia alle mani ed hai piedi di un suo paziente.
Questa disciplina giunge a noi attraverso la promulgazioni del Dott. William Fitzgerald che scrisse numerosi testi sulla riflessologia, concentrandosi molto sulle zone riflesse delle mani, le sue teorie vengono riviste ed ampliate da un terapista Eunice Ingham, il quale intuì che i punti riflessi dei piedi fossero molto più sensibili, si pensi che sul piede sono presenti ben 7200 terminali nervosi atti ad aiutarci soprattutto nel mantenere l’equilibrio.
I nostri piedi sono importanti!
Sebbene siano poco considerati, dobbiamo pensare che ci permettono di stare in equilibrio, di muoverci, di camminare, ed è importante per una corretta postura anche il modo in cui appoggiamo la pianta del piede, perché da esso dipende la distribuzione del peso.
Il piede può raccontarci molto, la presenza di righe e calli, stanno ad indicare degli squilibri organici o di alcuni apparati, se ci sono deficit che si riacutizzano come nel caso in cui sulla pianta del piede sono presenti delle righe rosse. Un piede gonfio solitamente è riconducibile a problemi passati ad esempio spesso si riscontrano gonfiori nelle zone riflesse dell’intestino o degli organi emuntori. Infine possiamo guardare il suo colore anch’esso indica uno squilibrio, ad esempio un colorito tendente al viola denoterà un problema circolatorio, se tende al giallastro indicherà un accumulo di scorie metaboliche, il rossore invece evidenzia un eccessivo calore interno.
La Medicina Tradizionale Cinese (M.T.C.) teorizza che è possibile distinguere delle proiezioni degli organi dell’uomo suddividendo con delle linee immaginarie il corpo umano, in 10 linee longitudinali, quindi in 10 zone energetiche, ad esclusione dell’alluce che riflette la testa, e viene suddiviso in ben 10 altre zone, 5 per ciascun dito.
Secondo le teorie del Dott. Fitzgerald la prima linea corrisponde alla colonna vertebrale, conferma la M.T.C. ma alle suddette linee ne aggiunge ben altre 3 orizzontali, formando un reticolo, che permette di individuare quattro aree: l’Area Cefalica (corrispondente al piano mentale), l’Area Toracica (corrispondente al piano emotivo), l’Area Addominale(corrispondente all’intimità della persona) e l’Area Pelvica (corrispondente al piano istintivo e sessuale).
Nello specifico l’Area  Toracica comprende il torace, le vertebre dorsali, il diaframma, e , corrisponde sul piede, ai cuscinetti e all’arco plantare, cioè alle falangi basali e alle ossa metatarsali.
L’Area Addominale comprende le articolazioni del tarso ( i cuneiformi, lo scafoide e il cuboide) e riflettono l’intestino e le vertebre lombari.
L’Area Pelvica comprende l’astragalo o tallone e il calcagno, corrisponde alle zone pelviche, bacino, coccige e sacro.
L’area Cefalica comprende tutte le falangi delle dita, in particolare interessa l’alluce, individua la testa, le vertebre cervicali, il cingolo scapolare e le spalle.
L’operatore che si accinge a fare un massaggio guarda il piede in quattro prospettive: nella pianta trova le zone riflesse degli organi interni, nel dorso vi distingue la muscolatura e la pelle, nella zona interna del piede e nell’alluce distingue il sistema nervoso centrale, la colonna vertebrale e il sistema nervoso periferico, infine, nella zona esterna del piede riflette le ossa, le articolazioni, arti superiori ed inferiori.
Nella pratica  ci si può avvalere dell’uso dei Fiori di Bach, di Oli essenziali, taluni iniziano facendo un pediluvio con l’aggiunta di erbe aromatiche e Sali per aiutare l’individuo a rilassarsi, e poi passerà alla ricerca dei punti dolenti prima e al trattamento vero e proprio poi.
Per concludere, esistono diverse modalità per stimolare le zone riflesse del piede, ma se siamo afflitti da diversi disturbi approcciarsi a questa disciplina olistica può aiutarci a sciogliere le tensioni, a “rincanalare” l’energia e a procurare un benessere che favorirà  una più rapida guarigione.

mio articolo pubblicato su www.farmacistionline.net

Moxibustione: il calore che guarisce


Il termine Moxibustione (o Moxa) deriva dalla parola giapponese Moekusa che significa “erba che brucia“. In principio questa tecnica si utilizzava come metodo di cauterizzazione (infatti anticamente il suo nome era jiuruo che significa appunto cauterizzazione), ma nel corso degli anni la moxibustione venne impiegata al fine di rincanalare la circolazione energetica nei meridiani e per disperdere il freddo e l’umidità all’interno dell’organismo.
Ma cosa sono i meridiani?
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese l’energia scorre all’interno del nostro organismo attraverso dei  sistemi di conduzione: i Meridiani. Questo sistema ramificato permette all’energia di passare e di collegare  energeticamente i vari organi e tutte le parti del corpo. Quando l’energia non viene  distribuita bene a causa di un problema si cagionerebbe la malattia.
La moxibustione consiste nell’uso di Sigari di Artemisia tenuti a debita distanza dalla persona da trattare e puntato in direzione della parte dolorante e/o contratta, riscaldandola con il sigaro precedentemente acceso, avvicinandosi ed allontanandosi da essa, produce in chi riceve il trattamento un calore piacevole e la zona arrossisce leggermente.
Oltre ai sigari di artemisia esiste la lana e i coni, questi ultimi vengono appoggiati sui punti di agopuntura o sulla parte dolente interponendo fra la parte e il cono o la lana dell’aglio, dello zenzero,del sale o semplicemente una pietra vulcanica. Talvolta, più semplicemente, si ricorre a delle scatolette di legno al cui interno è presente una griglia di rete metallica sulla quale si posizionano i coni precedentemente accesi e poi si pone la scatolette sulla zona interessata.
I sigari di moxa (aijuanjiu) sono composti da lana di artemisia compressa avvolte in fogli di carta di gelso.
L’Artemisia, o meglio le foglie dell’Artemisia Vulgaris (o Assenzio Cinese) è una pianta molto diffusa in Estremo Oriente, viene preparata facendola essicare al sole, poi si frantuma e si riduce a lana, quest’ultima si usa nei sigari e nei coni utilizzati per la moxa. Il motivo per cui si utilizza è sia perchè è facilmente manipolabile ma anche perchè nella medicina cinese questa pianta si usa come rimedio per mobilizzare il sangue e per asciugare i ristagni, inoltre ha proprietà toniche, febbrifughe e si assume anche in infusione contro i vermi intestinali.
Talvolta oltre all’artemisia nei sigari è possibile trovare canfora o zenzero, questi si usano solo in casi particolari, ma in linea di massima si adopera il sigaro di artemisia puro.
la Moxa ha diversi campi di utilizzo, più comunemente è usata per tutte le patologie da vento e freddo, come torcicollo, mal di testa, mal di gola, tosse. Il sigaro sulla parte dolente darà un’ immediato sollievo. Ma il compito del calore è anche quello di smuovere la stasi, infatti in Medicina cinese, il dolore è sempre causato da una stasi di Energia che scorre all’interno dei meridiani, possiamo utilizzarla anche per problemi osteo-articolari, come cervicalgie, periartriti, dolori al ginocchio, lombalgie, sciatalgie, crampi.

mio articolo pubblicato su www.farmacistionline.net

Depurarsi con L’inizio della Primavera


La Primavera è arrivata, le buie, fredde e letargiche giornate invernali lasciano lo spazio alla luce, ai colori e al caldo della nuova stagione che sta bussando alle nostre porte.
Il nostro organismo esce dall’inverno rifiorendo in questo periodo, per questo dobbiamo rigenerarlo, purificarlo e riempirlo di nuove energie.
Durante l’inverno abbiamo accumulato molte scorie metaboliche a causa dell’eccessivo consumo di cibi grassi e dolci e della scarsa attività fisica, abbiamo fatto molto uso di farmaci come i vaccini e gli antibiotici, a questi poi si aggiungono altre sostanze che intossicano il nostro organismo quali l’inquinamento, i radicali liberi, il fumo e lo stress.
Le troppe tossine accumulate minacciano l’ equilibrio psico-fisico del nostro organismo per cui è bene effettuare dei trattamenti depurativi e detossinante.
A tale scopo la fitoterapia, i rimedi omotossicologici, la floriterapia ci vengono in aiuto!
Riguardo all’intossicazione dovuta all’uso di molti farmaci fra cui gli antibiotici, l’omotossicologia ci viene in soccorso con i rimedi GALIUM ALBUM e JUNIPERUS COMMUNIS, due depurativi che raggiungono i tessuti in profondità.
Un organo interessato nella salvaguardia del nostro organismo e che concorre nel processo di eliminazione delle scorie è il fegato, ed è importante depurarlo almeno 2 volte l’anno.
In presenza di un intossicazione iniziale del fegato possiamo ricorrere al CARDO MARIANO(Silibum Marianum) noto per la sua proprietà di proteggere le cellule del fegato dalle sostanze tossiche, oppure al CARCIOFO (cynara scolymus) che migliora la composizione della bile aumentando la funzionalità del fegato, alla BARDANA (arctium Lappa) che attiva la funzionalità epatica ed ha proprietà diuretiche, al TARASSACO (TARAXACUM OFFICINALE) che stimola la secrezione biliare aumentandola ed è utilissimo se c’è sofferenza epatica, e, la CURCUMA o ZAFFERANO INDIANO (curcuma longa). Di queste ultime quattro piante si trovano in commercio numerose tisane depurative, ma se abbiamo un erborista di fiducia possiamo chiedergli di prepararci una miscela delle suddette erbe in taglio tisana, da bere 3 volte al giorno per circa un mese.
Quando sia arrabbiati ci capita spesso di dire “ mi rode il fegato” sembra una banale esclamazione, in realtà il fegato è la sede degli stati emotivi negativi, se ci sentiamo insoddisfatti, collerici, arrabbiati possiamo ricorre ai Fiori di Bach. Possiamo assumere tali rimedi se ad esempio ci sentiamo ipercritici  ed intolleranti ricorrendo a BEECH, se siamo molto diffidenti, soffriamo senza che ci sia un reale motivo o siamo invidiosi possiamo usare  HOLLY, se invece siamo tendenzialmente rancorosi, insoddisfatti e frustrati possiamo utilizzare WILLOW.
Una corretta depurazione renale è anche importante a tal fine dobbiamo aumentare la diuresi .
Dal punto di vista alimentare è bene seguire una dieta ricca di frutta e verdura fresca, dove si introducano almeno due litri di acqua al giorno, si deve diminuire il consumo di sale, salumi , carni rosse, e, consumare cereali integrali.
Le piante che possono venirci in aiuto  sono l’ORTOSIPHON o TE’ DI JAVA (ortosiphon stamineus) che aumenta la diuresi, depura il fegato e riduce il colesterolo, od anche l’UVA URSINA (arctostaphylos uva-ursi) che aumenta la funzionalità dei reni, ottimo come rimedio omeopatico in caso di cistiti date le sue proprietà antisettiche delle vie urinarie. Un’altra pianta utile è la BETULLA (betula alba) ottimo stimolante linfatico e diuretico o l’ (urtica dioica). Anche delle suddette piante è possibile prepararsi una tisana, in questo caso diuretica.
Numerosi sono i mezzi in natura tutti efficaci, non ci rimane altro che rimboccare le maniche ed incominciare le grandi pulizie di Primavera!