lunedì 27 maggio 2013

La Cristalloterapia nella cura della persona con un tocco di aroma


Le pietre e i cristalli possono esserci di aiuto anche nella cura della persona, possono essere conservati nei prodotti sino all'esaurimento del prodotto dopodichè possiamo riutilizzarli una volta che vengono lavati e purificati.

CREMA VISO:
Prendere una crema base e affinchè sia più efficace metterci dentro un QUARZO ROSA, questa pietra rende la pelle più bella e luminosa, per completare l'opera possiamo aggiungerci degli oli essenziali di rosa e di mirra ad esempio che renderanno la crema un ottimo antirughe.

OLIO ANTISTRESS:
Prendere un olio di mandorle o jojoba unire alcune gocce di olio essenziale di melissa o verbena ed aggiungiamoci un cristallo CITRINO, alla sera usiamo il cristallo per strofinare in senso orario sullo stomaco (chakra del plesso solare).

BAGNO RILASSANTE CON I CRISTALLI:
Per scaricare il peso di una giornata stressante possiamo riempire una vasca da bagno e metterci nell'acqua due QUARZI BIANCHE, un' AMETISTA ed un QUARZO ROSA, infine aggiungerci dei fiori di Bach anche semplicemente Crab Apple e Rescue Remedy, oppure alcune gocce di olio essenziale di Eucalipto diluito in poco olio o miele o sali da bagno.

Buona Ricarica Energetica!!!!

Per le ricette sopra si ringrazia l'autrice del libro " La Via Dei Cristalli" ,  Deborah Nappi, per il suo contributo. Nel suddetto libro troverete tante altre interessanti informazioni sui cristalli e sul loro utilizzo.

LA CRISTALLOTERAPIA


La Cristalloterapia è una branca della medicina alternativa che si prefigge di aiutare il soggetto, su cui vengono utilizzate le pietre e i cristalli, a raggiungere il benessere psico-fisico ed emotivo.

Nello specifico parliamo di una tecnica di riequilibrio energetico, dato che ogni cristallo è dotato di un campo energetico proprio, interagendo con il campo energetico del soggetto trattato riesce a riequilibrare ed armonizzare lo stesso sui piani fisico-emotivo-mentale e spirituale.

Perchè scegliere la cristalloterapia?

Si tratta ancora una volta di scegliere dei trattamenti naturali senza alcun effetto collaterale, nulla vieta di praticarli come supporto ad una terapia medica. La natura ci ha donato rimedi naturali che entrano ogni giorno nelle nostre case, si pensi ai fitopreparati , ai gemmoterapici , perchè non usare anche le pietre e i cristalli presenti in natura!?

La scelta del cristallo da usare ricade sulle "proprietà" delle pietre stesse, ognuna di esse ha degli specifici campi di azione, se abbiamo un terribile mal di testa ad esempio potremmo ricorrere all'uso dell' Ametista, se abbiamo invece problemi di stress lavorativo ed abbiamo bisogno di rasserenarci potremmo indossare una Calcite Verde, ed ancora la Sodalite sotto il cuscino concilia il sonno, oppure potremmo ricorrere ad un massaggio con il Serpentino affinchè ci passi la sinusite.

I cristalli sono numerosi percui non è possibile racchiudere in poche righe, anche per quelli sopra citati, le numerose qualità che racchiudono, nonchè molteplici sono i campi di azione di ogni singola pietra, bisogna conoscerli e poi sapere anche i metodi più idonei per sfruttarne le loro benefiche proprietà.

I metodi più comuni di utilizzo sono:
  • contatto: l'operatore tiene la pietra in mano e la passa sulle parti del corpo da trattare o le usa nel massaggio;
  • amuleto: portare con sé il minerale (in tasca, come ciondolo o braccialetto) nella vita quotidiana;
  • meditazione: in gruppo o da soli, con il cristallo addosso o in mano, ci si concentra sul disturbo, tentando di ristabilire "l'armonia nell'animo";
  • elisir: il minerale viene posto in una caraffa o in un bicchiere pieno d'acqua e in seguito si beve "l'elisir", caricato delle "energie" che vengono associate alla pietra; questa pratica può ovviamente esporre a rischi di intossicazione, a seconda dell'eventuale tossicità del soluto minerale passato nel liquido, per questo è bene che lo faccia chi ha le giuste conoscenze.
Una volta acquistata una pietra la stessa va "purificata", questo perchè il cristallo sicuramente è stato toccato da più persone e  ha conservato le energie con cui è venuta a contatto, e la stessa cosa si fa alla fine di ogni trattamento. Il metodo più facile e comune consiste nel  metterli sotto l'acqua corrente per alcuni minuti, oppure si potrebbero immergere nel sale, o nell'argilla ma anche quì bisogna conoscere bene i minerali con cui si lavora perchè talune pietre ad esempio possono rispondere male ad un trattamento con acqua piuttosto che con il sale.

I cristalli si rigenerano facilmente, ma come tutte le cose non sono eterne, percui quando sono gravemente danneggiate consiglio di restituirle alla natura, mettendole sotto le radici di un albero, oppure, gettandole in un fiume, sarà la natura che la reinserirà in un nuovo processo evolutivo.

Quando ero bambina raccoglievo i sassi che reputavo avessero forme o colori strani, per me erano un prezioso trofeo da custodire gelosamente, quanti di voi lo hanno fatto? Un'istinto primordiale o un gioco, di certo le vibrazioni colte allora ora hanno per me una grande ed utile spiegazione.




Potete leggere l'articolo al seguente link per trovere alcune applicazioni semplici ma efficaci http://laspezieriadell-aromataria.blogspot.it/2013/05/la-cristalloterapia-nella-cura-della.html





domenica 5 maggio 2013

LE ERBE SVEDESI



L'intuizione di un medico svedese rettore dell'Università di Medicina il Dr Samst diede vita a questo preparato "Piccolo Amaro Svedese" che gli assicurò, a lui e ai suoi famigliari, una longeva vita.

Questo preparato fu usato per diverso tempo, ma poi con la morte del medico alla veneranda età di 104 anni , a seguito di una caduta da cavallo, la ricetta fu ripresa e utilizzata da Maria Treben una persona che ha sempre utilizzato le erbe a scopo terapeutico, del suo antico manoscritto è stato pubblicato un libro "La farmacia del Signore" che ha venduto oltre 3 milioni di copie.

Maria Treben che era molto cristiana diceva che le erbe e le loro cure erano la massima espressione di Dio.

Ma cosa contiene questo preparato?

L'amaro svedese è un macerato alcolico di erbe medicamentose, nel dettaglio contiene Aloe (le cui proprietà sono tonico,vermifugo, purgante e stomachico), Mirra (le cui proprietà sono analgesico, disinfettante, cicatrizzante), Zafferano (le cui proprietà sono sedativo, analgesico, antispasmodico), Cassia (le cui proprietà sono di blando lassativo), Canfora cinese (le cui proprietà sono di regolatore della pressione sanguigna, disinfettante, vermifugo,lenitivo delle articolazioni), Rabarbaro (le cui proprietà sono di lassativo, stomachico, amaro-eupeptico, digestivo, antidiarroico, antinfiammatorio), Curcuma (le cui proprietà sono di coleretico, colagogo, colesterolitico antispasmodico, battericida,antinfiammatorio), Manna (le cui proprietà sono di digestivo, blando lassativo, rinfrescante e regolatore intestinale, espettorante,stimola la funzione epatica, fa diminuire i gonfiori ed è cicatrizzante), Teriaca Veneziana (le cui proprietà sono di eliminare i veleni) , Carlina (le cui proprietà sono sudorifere, diuretiche, diaforetiche, digestiva, purgante) ed Angelica (le cui proprietà sono di antispasmodico, calmante, carminativa, digestiva, tonica ed antinfiammatoria).

Questo preparato poteva essere assunto per bocca, poteva essere utilizzato per cataplasmi, summifugi e gargarismi, ma ancora oggi è possibile acquistarlo come rimedio ad alto spettro.

Nel dettaglio lo si può usare per cataplasma sulla prima vertebra cervicale per diminuire dolore, vertigini e senso di nausea; sugli occhi infiammati sempre come impacco; come gargarismi per mal di denti o vesciche sulla lingua; alcune gocce si posso assumere per il mal di gola; un cucchiaio può essere ingerito se si hanno crampi allo stomaco; per otiti si possono mettere alcune gocce su una garzina da mettere poi nell'orecchio; per evitare che la varicella lasci cicatrici si possono inumidire le vescicole con alcune gocce; per la febbre è possibile assumere un cucchiaio; per piaghe vecchie si deve inumidire con vino bianco e poi con una garza sulle quali sono state apposte le gocce; per mani e piedi congelati o piagati mettere delle pezze imbevute del preparato; due cucchiai ad un ubriaco lo farà rinvenire dalla sbornia; per dormire meglio prenderne delle gocce prima di andare a letto; è un ottimo rimedio per chi soffre di emorroidi; prendendo queste gocce ogni giorno mattina e sera potremmo fare prevenzione e non si avrà bisogno di altro rimedio perchè questo rinforza il corpo, rinfrescano i nervi ed anche il sangue, allontanando ogni malanno.

In passato lo stesso rimedio veniva utilizzato anche per cancro intestinale, tifo, asma cardiaca, prolasso dello sfintere, paralisi, pigrizia dell'intestino, flebiti, cisti, gastriti acute e molti altri casi sono descritti minuziosamente nel testo della Treben.

Secondo l'indicazione dell'Antico Manoscritto se ne prende come profilattico un cucchiaino da dessert diluito, mattina e sera. Contro i disturbi di qualsiasi genere si possono prendere tre cucchiaini diluiti. Contro le malattie maligne se ne prendono da due a tre cucchiaini al giorno nel modo seguente: si prende rispettivamente un cucchiaino diluito in 1/8 di litro di tisana d'erbe, distribuendolo fra 1/2 ora prima e 1/2 dopo ogni pasto.

CATAPLASMA di Erbe Svedesi: A seconda della dimensione della zona malata si prende un pezzo piccolo o grande di cotone idrofilo impregnato di gocce svedesi e lo si applica sulla parte da trattare unta in precedenza con crema molto grassa o con crema di Calendula. Quindi si copre il tutto con un pezzo un po' più grande di plastica per evitare che si macchi la biancheria. Infine si fascia tutto con un panno o con una benda. A seconda del tipo di malattia, il cataplasma deve rimanere in situ da due a quattro ore. Se ben sopportato lo si può lasciare per un'intera notte. Se in soggetti dalla pelle delicata si dovessero malgrado tutto verificare delle irritazioni cutanee, si dovranno abbreviare i tempi di applicazione degli impacchi o rimandare l'applicazione per un certo periodo. Chi soffre di allergie, fasci il cotone soltanto col panno senza usare il pezzo di plastica. In nessun caso si deve dimenticare di ungere la pelle. Se già dovesse essere in atto uno sfogo pruriginoso, la si tratti eventualmente con crema di Calendula.



Se desiderate prepararvelo http://laspezieriadell-aromataria.blogspot.it/2013/05/come-preparare-da-se-lamaro-svedese.html



















Come preparare da sè l'Amaro Svedese


Seguendo scrupolosamente la ricetta indicata da Maria Treben nel suo libro 'La salute dalla farmacia del Signore". 


ingredienti: 
10 gr Aloe - 10 gr Angelica - 10 gr Canfora - 5 gr Carlina Radice - 10 gr Curcuma- 10 gr Manna cannoli - 5 gr Mirra - 10 gr Rabarbaro - 10 gr di foglie di Cassia -10 gr Teriaca veneta - 0,2 gr Zafferano 

CONTROINDICAZIONI 
Nessuna controindicazione per l'uso esterno. 
Per l'uso interno, invece, non assumete in presenza di irritazioni di stomaco 

Come preparare l'amaro svedese: 
Far macerare in un litro e mezzo di acquavite di grano o di frutta a 40° in una bottiglia lasciandola per 15 giorni al sole o vicino a una fonte di calore. Scuoterla ogni giorno, le bottiglie, chiuse vanno conservate in frigorifero. Si può conservare per molti anni. Più riposa, più aumenta il suo effetto 
le proprietà dell'Amaro Svedese: 
Contro il mal di denti si diluisce un cucchiaio di queste gocce in un po’ d’acqua trattenendole in bocca per qualche tempo 
Contro dolori e ronzii all’orecchio si inumidisca con le gocce un batuffolo di cotone da introdurre nell’orecchio. 
Esse guariscono completamente tutte le fistole anche se sembrano inguaribili e indipendentemente dalla loro età. 
Curano tutte le ferite da ustioni 
I dolori reumatici scompaiono prendendo le gocce per bocca o applicando delle pezze imbevute con le gocce stesse. 
E´ consigliabile prendere l´amaro per via orale (un cucchiaino da caffè tre volte al dì) oltre ad applicarlo direttamente sulla parte dolente (15 gocce sui piedi sfregando bene). 

queste indicazioni non intendono sostituirsi al parere del medico