giovedì 19 giugno 2014

La Zeolite lo spazzino che ripristina la salute

I metalli pesanti notoriamente tossici sono intorno a noi, gli inceneritori rilasciano metalli pesanti nell’aria che noi respiriamo, il cibo è contaminato da essi, come anche le falde acquifere.
Ma quali sono i metalli pesanti? Facciamo degli esempi per meglio comprendere quanto siano presenti nella nostra vita quotidiana.
Il mercurio presente nei fertilizzanti, nei termometri, nelle lampadine, è uno dei metalli pesanti più riscontrato ogni giorno nelle nostre vite, la sua tossicità colpisce  il più delle volte il fegato, il midollo osseo e il sistema nervoso centrale.
Il piombo presente nel vasellame, stoviglie nelle tubature degli acquedotti, e talvolta illecitamente posto all’interno di vino scadente per renderlo bevibile, questo metallo colpisce i globuli rossi e i reni oltre ad altri organi.
Il nichel è una sostanza comune, le monete, i ganci del reggiseno la bigiotteria, e molti altri oggetti lo contengono, la maggior parte degli individui sviluppano un’allergia al nichel, ma pochi sanno che gli effetti più gravi dell’esposizione al nichel  possono essere bronchite cronica o addirittura cancro al polmone. Si Tumore, l’Agenzia Internazionale della ricerca sul cancro ha stabilito che è cancerogeno.
Come evitare i danni dei metalli pesanti?Eliminandoli dal nostro organismo, ma come fare dato che da solo non è in grado di espellerli?
L’aiuto ci viene dalla natura.
Dall’incontro della lava incandescente e l’acqua di mare nasce un minerale le cui notevoli proprietà sono ricosciute: La Zeolite dal greco “zein” bollire e “lithos” pietra.
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Il minerale chiamato Zeolite utilizzato per la sua capacità di mantenere la salute e di ristabilirla in caso di malattia, è un minerale la cui struttura chimica consente di neutralizzare i radicali liberi e le tossine.
In Giappone la zeolite è stata utilizzata per curare le vittime delle radiazioni di Hiroshima e Nagasaki, e, nel 1986 a Chernobyl tonnellate di zeolite furono usate per bonificare il terreno e salvaguardare lo stato di salute dei bambini.
Si pensi che le radiazioni come i metalli pesanti influiscono già sulla salute del feto percui è opportuno di tanto in tanto disintossicare l’organismo.
La Zeolite è un ottimo minerale e vasto è il suo impiego: legando con i metalli riesce ad espellerli, diminuisce l’acido lattico percui può essere di supporto agli atleti, è di supporto ai soggetti in trattamento con chemioterapici e radioterapia, per via esterna aiuta la cicatrizzazione rigenerando i tessuti.
Nel suo passaggio il minerale non rimuove solo i metalli pesanti, ma agisce con positività anche su sostanze chimiche presenti nel cibo e nei medicinali, agisce su virus, infezioni e tossine fermentative date da una alimentazione scorretta.
Come assumerlo?
La zeolite si trova in commercio in compresse e bisogna assumerne 3 compresse al giorno mezzora prima dei pasti principali e prima di andare a dormire, lo si puo’ trovare anche in polvere  in questo caso bisogna metterne 3 cucchiaini (non di metallo) in un bicchiere d’acqua e far riposare per alcune ore, poi bisogna bere solo l’acqua e non la posa, con la posa restante facciamo le successive diluizioni per l’assunzione nell’arco della giornata.
Esiste in commercio anche la zeolite attivata in questo caso bisogna metterne un cucchiaino in un bicchiere d’acqua e si puo’ bere direttamente.
Per attivazione si intende in genere l’applicazione di un procedimento chimico, chimico-fisico o fisico a un materiale perché possa aumentare con facilità la sua capacità di reazione.
Il prof. Hecht di Berlino ha verificato, inoltre, come l’associazione della polvere di zeolite alla Spirulina abbia un benefico effetto sul trattamento delle allergie ai pollini dopo una trattamento continuato di 40 giorni.
La Zeolite lo spazzino ecologico amico della nostra salute!

L’alga Klamath: una microalga dalle mille virtù

klamath
Nella catena delle Cascade Mountains troviamo il lago Klamath, nelle cui profondità cela un prezioso dono della natura: l’alga Klamath.

Un’incantevole lago incontaminato che ci dona un’alga da oltre 100 nutrienti fondamentali, dalla riduzione in liofilizzato si ottiene un’integratore vitaminico-minerale completo.
I vulcani riversano nel lago da anni i loro materiali, il sole poi aumenta la fotosintesi ed in inverno il freddo consente la produzione di omega 3, fornisce anche il 100% di vitamina A, vitamina B, vitamina B12 e vitamina K, nello schema possiamo vedere nel dettaglio:
VITAMINEQUANTITA’ per 3 grammi di KlamathLARN/RDA
VITAMINA Amg0.9100%
TIMINA B1mcg75050%
RIBOFLAVINA B2mcg1157%
NIACINA (B3)mg1266%
AC. PANTOTENICO (B5)mg4.6575%
PIRIDOSSINA (B6)mcg854.5%
ACIDO FOLICO (B9)mcg12060%
COBALAMINA (B12)mcg3100%
VITAMINA Cmg610%
VITAMINA Emcg8408.4%
VITAMINA Kmcg150Oltre 100%
Contiene inoltre, numerosi pigmenti antiossidanti ed ha nel suo corredo 15 carotenoidi, oltre che enzimi biologicamente attivi,è un ottimo supplemento per il ferro, vanadio, iodio ed arsenico, che, comunemente lo si conosce per le sue proprietà tossiche, ma che pochi sanno che nella sua forma organica è un minerale importante per chi soffre di problemi cardiovascolari e/o disturbi al sistema nervoso centrale.
MINERALIQUANTITA’ per 3 grammi di KlamathLARN/RDA
CALCIOmg455%
FOSFOROmg486%
FERROmg3-465-85%
MAGNESIOmg93%
ZINCOmcg1200.8%
IODIOmcg5436%
RAMEmcg242%
FLUOROmg2.5100%
SELENIOmcg35%
MANGANESEmcg909%
CROMOmcg36%
MOLIBDENOmcg1430%
VANADIOmcg990%
BOROmcg333.3%
Riassumendo in base ai suoi principi attivi possiamo assumerla per:
  • rinforzare il sistema immunitario grazie alla sua azione onnicomprensiva del sistema immutario;
  • aiuta a normalizzare il metabolismo dei grassi, riducendo colesterolo e trigliceridi;
  • normalizza la glicemia inibendo l’azione degli alpha-amilasi sucrasi e maltasi deputati all’assorbimento degli zuccheri;
  • integra la salute delle ossa e dei denti e la coaugulazione del sangue;
  • favorisce l’abbronzatura profonda e duratura;
  •  le sue elevate proprietà è un’antinfiammatorio, un’antiossidante ed un antitumorale.
Un’alternativa naturale, figlia di una natura primordiale, che sostituisce con numerosi vantaggi molti alimenti o sostanze, dando dei principi attivi prontamente disponibili.
Quest’alga non ha controindicazioni e può essere assunta anche da chi soffre di disturbi alla tiroide  inquanto lo iodio presente nella verde-azzurra Klamath solamente in tracce, circa un microgrammo in 2 grammi di Klamath (dose media consigliata), quindi in quantità paragonabili a quelle di alimenti d’uso comune come fagiolini, cipolle, carote, pere, riso, asparagi, funghi, pomodori, ecc.

Na tazzulella ‘e Caffè

Na tazzulella 'e Caffè
In arabo “kahweh” è la bevanda più consumata dagli italiani ed è il caffè.
Etimologicamente la parola caffè allude alla sue proprietà e il suo significato è ” ciò che stimola, che solleva in alto”, in passato la si usava per le sue proprietà benefiche e curative, era consigliata per asma, stitichezza e crampi mestruali.
Della famiglia delle Rubiacee questo arbusto che può raggiungere l’altezza di 8 metri, ha un fusto eretto e sottile con dei rami fini e cespugliosi, i suoi fiori sono di colore bianco e si raggruppano in gruppetti di 3-4 fiori poco profumati, infine le bacche poco più di 2 cm al cui interno troviamo due chicchi verdi, da qui si produce il nostro caffè.
Inizialmente i suoi chicchi sono di colore verde, poi in maturazione diventano rossi, raccolti e decorticati rendono 2 chicchi per frutti, subiscono  il processo di essiccazione prima e di torrefazione poi, ed infine è pronto per essere consumato.
L’albero del caffè, Coffea Arabica, è originario dell’Etiopia ed è coltivato in molte regioni della fascia tropicale e subtropicale dell’Asia, dell’Africa e dell’America, da noi non è possibile coltivarlo a causa del clima.
Consuetudine è di ognuno di noi iniziare la giornata con una tazza di caffè per svegliarsi ed ingranare nelle proprie attività, infatti è uno stimolante nervoso e psichico, ma può essere controindicato in caso di nevrosi e miocarditi. In realtà il caffè non ci da energia, ma ce la sottrae, dato che il caffè innanzitutto disidrata per cui assumerlo a prima mattina quando il nostro organismo è già disidratato, visto che di notte non beviamo acqua e poi bevendone in eccesso si ha un’accelerazione del metabolismo necessariamente seguito da un “crash”.
Assumendo caffeina si ha come risultato un aumento dei livelli di adrenalina , si stimola indirettamente il sistema nervoso simpatico e porta ad un aumento del battito cardiaco e dell’afflusso di sangue ai muscoli, ad una diminuzione dell’afflusso di sangue alla pelle ed agli organi interni ed al rilascio di glucosio del fegato. 
E’ un cardiotonico, vasocostrittore, antispasmodico bronchiale, un digestivo e un diuretico, quindi non può dare problemi a chi soffre di ipertensione purché ne faccia un uso moderato, stimola le secrezioni gastriche e aumenta la motilità del tubo digerente per questo si rende utile anche per chi soffre di stipsi.
Il caffè che assumiamo contiene caffeina, caffeolo che gli da l’aroma, acido clorogenico, minerali, vitamine A, E, B, teofillina.
Più volte abbiamo sentito e letto che il caffè è cancerogeno, in realtà questa affermazione non è mai stata confermata, anzi nel 1970 lo scienziato Dott. Horman californiano ed lo scienziato norvegese Erik Bjelke, prima hanno realizzato 11 anni di studi e dai rapporti statistici di cui si può leggere uno stralcio su “Mèdicine et nutrition” in cui affermano che non risulta alcuna correlazione fra l’insorgenza dei tumori e l’uso smisurato di caffè, anzi il suo consumo è stato inoltre associato a una riduzione del rischio di insorgenza del cancro del colon-retto, del carcinoma della bocca, del carcinoma epatocellulare e del cancro alla prostata.
In gravidanza spesso ci viene consigliato di non assumere caffè, in realtà è vero che la caffeina oltrepassa la barriere placentare, ma un uso moderato è consentito in quanto non provoca alcun disturbo ne perturba il sonno del feto.
Essendo il caffè uno stimolante nervoso spesso si opta per assumerlo del tipo decaffeinato, questo caffè subisce un trattamento in più, prima dell’essiccamento,viene trattato con un solvente: il tricloro-etilene, percui nel caffè che assumiamo possono esserci tracce dei solventi.
In commercio esistono diverse varietà di caffè, oggi come prodotto dimagrante si assume il caffè verde, che altro non è che una miscela arabica di caffè crudo sottoposto ad un’essiccazione, viene oggi assunto per le sue proprietà dimagranti, contenendo dei principi attivi che agiscono in modo determinante sul volume degli adipociti (cellule adipose), su tutti l’acido clorogenico. Ciò è dovuto all’azione delle metil-xantine, molecole la cui attività agevola e stimola la lipolisi, migliorando anche il metabolismo e riducendo il livello di zuccheri nel sangue.
Il caffè verde inoltre contiene tra lo 0,7 ed il 3% per 100g, mentre la Coffea Arabica lavorata ha percentuali di caffeina tra lo 0,8 e l’1,7%, ottimo nel caffè verde è il suo potere antiossidante molto alto e possiede un pH meno acido rispetto al caffè tradizionale.
Nel dettaglio però possiamo riscontrare virtù terapeutiche anche nel caffè tradizionale:
  • in presenza di mal di testa o febbre intermittenti utile è assumere una tazza di caffè con del succo di limone;
  • positivo è stato il suo impiego in ben 60 bambini colpiti da pertosse;
  • in caso di avvelenamento da funghi è possibile effettuare dei clisteri di 100 gr di caffè ogni quarto d’ora;
  • eclatante poi fu la scoperta nel 1857 del dott. Triger, medico ortopedico, che ha dichiarato nella “Gazette des Hopitaux” che il caffè sia benefico nell’impiego sulle ernie anche quelle strozzate, il trattamento consisteva nel preparare un caffè con 250 gr di miscela e somministrandone una tazza ogni quarto d’ora, evidenziò il rientro dell’ernia alla nona tazza.
I fondi di caffè, miniera di antiossidanti, possono essere poi utilizzati in svariati modi, come tintura per indumenti, come trattamento anticellulite,  per rimuovere i cattivi odori dalle mani, come ingrediente per le maschere per il viso, come scrub per i piedi, possiamo per questo usare questa bevanda “non buttando niente”. E’ un alimento buono e con ottime virtù ma come ogni alimento per godere dei suoi benefici bisogna consumarne in moderata quantità.

Sindrome Sistemica dell’Allergia al Nichel: Sintomi, Diagnosi e Cura…

Allergia al NichelLe allergie sono delle reazioni esagerate  del nostro organismo ad un alimento specifico, o, additivo o conservante. E’ facile individuare un’ allergia sia dai sintomi che dagli esami del sangue specifici dove si evince la presenza degli anticorpi IgE.
I sintomi più comuni in caso di allergie  sono orticaria, eruzione cutanee, gonfiore delle labbra e gola, nei casi più gravi anche shock anafilattico.
Da un punto di vista psicosomatico la chiave di lettura è di “non voler far entrare” nel proprio corpo qualcosa che si avverte come pericoloso.
Le allergie sono numerose, ma quella al Nichel è quella che prenderemo  in esame.
Il Nichel Solfato, è un metallo è pesante presente in molti oggetti di uso quotidiano, si pensi alle monete, e in alcuni cibi, ma solitamente non crea problemi la sua assunzione in quanto scarsamente assorbito dal nostro organismo.
patchIn caso di sospetta  allergia al nichel il primo passo da fare è accertarsene con un esame il patch test,  se è positivo l’allergia è confermata.
Non essendoci alcuna cura, l’unico modo per far regredire i sintomi è attraverso una dieta ad eliminazione per 4-6 settimane, ma non sarà facile visto che anche in piccole quantità è presente in numerosi cibi.
ALIMENTI DA EVITARE
ALIMENTI CONSENTITI
Alimenti in scatola , aringhe, ostriche, fagioli, lenticchie, asparagi, cipolle, spinaci, pomodori,piselli, funghi, mais, soia, farina di grano intero, pere sia fresche che cotte, rabarbaro,tè, caffè, cacao, cioccolato, lievito in polvere, lievito di birra, arachidi, noci, mandorle, nocciole, gamberi, ciliegie, pesche, frumento, banane, patate, carote, uovo, spinaci, limone, lattuga, mele, melanzane, arancia, aglio.Pollame e tutti i tipi di carne,pesce, latte, burro, margarina, e formaggi.In piccole quantità si possono assumere cavolfiore, lattuga, carote, riso,  marmellata, vino, birra, frutta fresca.
Alla dieta ad eliminazione bisogna aggiungere che si deve evitare di assumere quasiasi cibo in scatola in quanto, soprattutto se si tratta di un alimento acido (come pomodori, aceto e limoni), questo incrementa il rilascio di nichel dal contenitore.
Nel cucinare è opportuno evitare mestoli ed utensili nichelati. Bisogna evitare di bere la prima acqua che esce dal rubinetto la mattina, poiché il nichel può essere stato rilasciato dal rubinetto durante la notte.
Il fumo è un altro modo per venire a contatto con questo metallo, i fumatori portano il nichel non solo a contatto con bocca e occhi ma anche nella profondità dei polmoni e soprattutto lo fa entrare nel circolo sanguigno immediatamente, per cui la concentrazione di nichel nell’organismo cresce in modo evidente.
Dalla combustione delle foglie di tabacco a soli 43°C si sviluppa la produzione di nichel-carbonile che viene inalato o passato nel sangue attraverso il contatto con la mucosa. Una dieta priva di alimenti contenenti nichel prevede che bisogna smettere di fumare in quanto non si può trovare un vero equilibrio se si continuerà a introdurre  comunque nichel attraverso il fumo.
Un soggetto allergico al nichel soffre spesso di disidrosi ossia la comparsa di piccole pustole o flittene sulle mani e sui piedi, viene conosciuto anche  come eczema da contatto.
Molto spesso quando si elencano i prodotti da escludere non si inseriscono tra i prodotti da eliminare i grassi vegetali idrogenati e i loro analoghi,  (crackers, biscotti, fritti, patatine, dolci industriali eccetera) pertanto gli sforzi fatti per qualche giorno si rivelano inutili e la gente il più delle volte non vedendo risultati abbandona le cure.
Margarine e grassi vegetali (idrogenati o non) si compongono di  diversi oli, e molto spesso quelli di mais, di soia e di arachide, sono utilizzati poi a livello industriale soprattutto come “amalgamanti”, oltre agli alimenti indicati sopra,  l’esclusione va fatta anche per tutti i cibi cotti contenenti oli di qualunque tipo perché gli oli cuocendo vanno soggetti a modificazioni analoghe a quelle dell’idrogenazione. Anche quando un’etichetta segnala la presenza di “olio non idrogenato” o di “olio naturale”, non si può sapere con certezza quale sia la composizione finale del grasso al termine della cottura.
La Sindrome sistemica dell’Allergia al Nichel, ormai sono sempre più diffuse, un valido aiuto potrebbe essere l’assunzione della Zeolite, un ottimo minerale che legando con i metalli riesce ad espellerli.

I Segreti per una Pelle Perfetta

La cute è la parte visibile di noi ed è su di essa  che ogni giorno appaiono i segni che la nostra storia scrive. Attraverso il rossore, la sudorazione, il pallore, le nostre espressioni gli altri hanno difronte un libro sempre aperto su cui leggere il nostro stato d’animo. Le cicatrici, le rughe, le macchie, ed ogni altro segno rappresentano invece l’unicità del nostro essere, una sorta di impronta digitale.
La pelle, però, ha anche un compito fondamentale, ed è quello di combattere l’aggressione dei microrganismi, motivo per cui abbiamo la pelle secca ad esempio, per evitare che i funghi o batteri patogeni possano aggredirci la pelle è rivestita da un “mantello acido” cioè un film idrolipidico invisibile. Le rughe segnano lanostra età che avanza, ma esistono anche le rughe di espressione che sono una conseguenza di una contrazione ripetuta con la conseguente perdita di elasticità,si pensi che le persone miope hanno le cosiddette “zampe di gallina”, o, che le fumatrici hanno le rughe intorno alla bocca.
MASCHERE-VISOI prodotti cosmetici che acquistiamo e spalmiamo sulla nostra pelle sono ricchi di componenti chimici che non sempre sono innocui o  ben tollerati dalla nostra pelle.
Possiamo essere naturalmente belle grazie ai rimedi verdi!
Le creme e i preparati realizzati con i fitoestratti o i vegetali non hanno solo un effetto cosmetico, ma agiscono molto più  in profondità, curando prima la causa dell’origine dell’inestetismo, vediamo nel dettaglio qualche pianta e il suo possibile campo di applicazione:
  • Rusco, Mirtilli, Ippocastano, li possiamo usare in presenza di ritenzione  e cellulite, migliorano la circolazione;
  • Malva, Altea, Borragine, li possiamo usare in presenza di irritazioni;
  • Lavanda, Ginepro, Salvia, Timo e Rosmarino, stimolano le funzioni fisiologiche della cute;
  • Sandalo in essenza, distende la cute e la tonifica;
  • Geranio in essenza, regolarizza la secrezione di sebo, cicatrizza, ed incrementa la produzione di collagene ed elastina;
  • Rosa Mosqueta in essenza rigenera le cellule dei tessuti cutanei;
  • l’olio di Baobab è emolliente, levigante, e, rallenta il processo di invecchiamento cutaneo;
  • Timo, Rosmarino, Lampone, Liquirizia, Larice siberiano, sono efficaci contro l’iperpigmentazione per cui favoriscono lo schiarire della cute;
  • Camomilla, Altea, Pimpinella Maggiore sopprimono la melanogenesi, cioè la produzione di melanina, indotta dai raggi UV;
  • l’Incenso in essenza ringiovanisce la pelle contrastando i radicali liberi e cicatrizzando la cute, ottimo antirughe.
Proviamo ad applicare i rimedi verdi ogni giorno ci aiuteranno senza aggredire o danneggiare la nostra pelle, per questo vi sottopongo delle valide e pratiche ricette per preparare da sè degli ottimi prodotti per una pelle perfetta.
Nel corso del mio lavoro ho constatato che è possibile ottenere degli ottimi risultati con alcune sinergie, ad esempio possiamo detergere una pelle adulta miscelando in olio di baaobab dell’olio essenziale di limone (facendo attenzione perchè il limone è fotosensibilizzante  per cui non ci si deve esporre al sole) o Ginepro , se soffriamo di acne uniamoci una goccia di eucalipto. 
Possiamo ottenere un ottima detersione per pelli giovani ed adolescenti con olio di mandorle e olio essenziale di lavanda.
Fra alcuni mesi è estate e mi capita spesso clienti con eritemi solari su un’infiammazione del genere ottima è l’applicazione del gel dell’aloe, anche da pianta fresca dopo aver tolto la cuticola esterna, oppure ottimo rimedio e l’applicazionere dell’oleolito di Iperico.
La pelle va idratata oltre che usare prodotti bio è possibile aggiungere dell’oleolito di calendula per avere una pelle protetta e non solo è ottimo per tutti i tipi di pelle e dalle molteplici proprietà, è utile per il rossore del viso come per la screpolatura delle gambe rasate ad esempio.
La cute con l’età presenta delle rughe talvolta anziché spendere centinaia di euro in trattamenti e lozioni costose, può venirci in aiuto un’impacco con argilla verde ed oli essenziali (menta, benzoino) e polpa di avocado. Per il contorno occhi ottima la sinergia di oli come soia, mandorle, avocado e dell’olio essenziale di  incenso.
Un altro problema che affligge il genere femminile sono la cellulite e gli anestetici cuscinetti che potremmo trattare con tintura madre di pilosella, estratto di ginseng ad esempio, mentre per la pelle a buccia di arancia potrebbe venirci in soccorso qualche olio essenziale come il cipresso, il pompelmo, la lavanda e il rosmarino.
I disturbi e gli inestetismi che colpiscono la nostra pelle possono essere trattati con rimedi naturali, prendiamoci cura di noi in modo semplice, economico ed efficace.
La natura chiama? Rispondete con la natura per avere una pelle perfetta ed una bellezza che dura in eterno.

Unghie fragili: viaggio fra antiche ricette di bellezza…

unghie_fragiliI farmacisti, gli erboristi quotidianamente affrontano molte problematiche, spesso si trovano ad aver a che fare con problemi che affliggono l’universo femminile: le antiestetiche unghie fragili da sempre sono uno di essi. Esistono estratti e prodotti di origine vegetale che ci danno la possibilità di avere una risposta positiva per rinforzare le unghie e qui di seguito riportiamo la descrizione e le istruzioni affinché ognuno possa  seguirle  per ottenere ottimi ed insperati risultati in poche mosse.
Le unghie, come i capelli e la pelle, riflettono lo stato di salute generale, per mantenerle sane e forti bisognerebbe evitare, specie per noi donne, solventi e mani in acqua a lungo o sempre a contatto con detersivi. Le unghie fragili possono essere un problema banale oppure possono sottintendere una carenza organica da non sottovalutare, potrebbe trattarsi di una carenza di ferro, o di una disfunzione alla tiroide, o riflette problemi renali o circolatori, per questo è sempre bene vagliare ed esaminare il proprio caso ricorrendo anche al proprio medico curante che valuterà con esami specifici la situazione. Qualora si trattasse di malnutrizione prescriverà, se opportuno, degli integratori che concorrono a rinforzarle andando a integrare la cheratina, ossia la costituente proteica di cui le unghie sono fatte, utili in tal proposito alcuni minerali come il calcio, lo zinco e il silice. Inoltre, spesso si raccomanda l’integrazione di Vitamine A, B, D, E e  di biotina che risulta essere utilissima per inspessirle.
Curare l’alimentazione rappresenta un aspetto importante per mantenere le nostre unghie sane e forti. Utile, infatti, l’assunzione di alimenti che contengono principi attivi che salvaguardino la salute della cheratina come cereali nei quali troviamo il Silicio, la cipolla per lo Zolfo, oppure di  latticini, legumi, uova, pesce, germe di grano e riso integrale che aiutano la produzione di cheratina. Nello specifico, possiamo assumerla nelle gelatine pure oppure la troviamo nella carne in scatola, nelle zuppe e nelle salse dove è presente come addensante. Dovremmo includere nella dieta carne, pesce, latte, uova, frutta secca e legumi; essendo questi alimenti ricchi di ferro, ci aiuteranno ad avere unghie resistenti. Per introdurre lo zinco, uno dei principali componenti nella sintesi della cheratina, possiamo includerlo nella nostra dieta mangiando noci, legumi, ostriche, vongole, acciughe, tonno, funghi, uova o latte di soia.
Qualora questo inestetismo  non sia riconducibile ad una carenza o disfunzione organica ma si tratti di un problema che aggredisce dall’esterno. possiamo avere sia per via orale che topica delle valide alternative per risolverlo. Per via orale, oltre ai comuni integratori possiamo associare un vegetale che è uno dei più antichi rimedi esistenti utilizzato per scopo terapeutico sin dall’antichità romana e greca: l’equiseto  conosciuto anche come ”argilla vegetale” proprio per la composizione minerale e le sue proprietà. Esso contiene silicio, calcio, magnesio e potassio, fornisce al nostro organismo una rimineralizzazione del sistema osseo-articolare, ma anche dei capelli e delle unghie. Pertanto è consigliata la sua assunzione in caso di perdita dei capelli, osteoporosi, fragilità delle unghie e non solo. Jean Valnet, uno dei pionieri della fitoterapia, nel caso delle unghie fragili consiglia l’assunzione di un cucchiaino di polvere di questa pianta, circa 1 gr, in un po’ di miele due volte al giorno, oppure si può preparare un decotto facendone bollire 50 gr in un litro d’acqua per 15 minuti, spegnere e lasciare in infusione altri 15 minuti, se ne beve una tazza al mattino e una alla sera. Diverso è se siamo ogni giorno esposti ad aggressioni di ogni sorta, ad agenti esterni o sostanze chimiche; in questi casi potrebbe essere utile  massaggiare tutti i giorni  le mani e le unghie con burro di Karitè o creme ammorbidenti ed indossare i guanti quando si fa giardinaggio piuttosto che le pulizie. Bisognerebbe evitare di indossare sempre lo smalto, che soffoca e peggiora la situazione, comunque, qualora se ne faccia, uso è opportuno ricorrere a prodotti oleosi piuttosto che solventi per eliminarlo; a tal proposito in commercio vi sono salviette oleose levasmalto che oltre che rimuovere lo smalto idratano l’unghia. Inoltre possiamo agire sul problema per via esterna, seguendo i consigli di una farmacista francese Danièle Festy, esperta aromaterapeuta; nei suoi testi, fra tutti cito “la mia Bibbia degli oli essenziali“, consiglia di preparare dell’olio di germe di grano ed aggiungerci dell’olio  essenziale di limone, ottenendo un composto rinforzante con cui massaggiare le unghie tutti i giorni. In aggiunta, nei vecchi testi di erboristeria applicata si consiglia l’immersione delle dita in olio d’oliva, oppure un esperimento fai da te molto efficace consiste nell’utilizzare il tuorlo d’uovo con del succo di limone per avere un ottimo impacco rinforzante. Infine, con un vecchio rimedio della nonna, che, come per la precedente ricetta, è tratto da vecchio testo di erboristeria applicata in base al quale l’hennè, polvere ottenuta dalle foglie delle piante di henna, (pianta africana o indiana, usata comunemente per colorare i capelli) contenendo cheratina, può essere usata in impasto denso fatto con questa polvere, spalmato sulle unghie e lasciato asciugare al sole, il risultato sarà un tono ambrato che sostituirà a pieni voti lo smalto.
Inestetismo molto comune, ma facile da debellare, basta correggere la propria alimentazione, se occorre integrare con prodotti in commercio e perché no, usare anche alternative organiche ottenendo così ottimi risultati in breve tempo. Una delle caratteristiche delle cure naturali è la loro incredibile e meravigliosa efficacia a costi contenuti.