giovedì 19 giugno 2014

Sindrome Sistemica dell’Allergia al Nichel: Sintomi, Diagnosi e Cura…

Allergia al NichelLe allergie sono delle reazioni esagerate  del nostro organismo ad un alimento specifico, o, additivo o conservante. E’ facile individuare un’ allergia sia dai sintomi che dagli esami del sangue specifici dove si evince la presenza degli anticorpi IgE.
I sintomi più comuni in caso di allergie  sono orticaria, eruzione cutanee, gonfiore delle labbra e gola, nei casi più gravi anche shock anafilattico.
Da un punto di vista psicosomatico la chiave di lettura è di “non voler far entrare” nel proprio corpo qualcosa che si avverte come pericoloso.
Le allergie sono numerose, ma quella al Nichel è quella che prenderemo  in esame.
Il Nichel Solfato, è un metallo è pesante presente in molti oggetti di uso quotidiano, si pensi alle monete, e in alcuni cibi, ma solitamente non crea problemi la sua assunzione in quanto scarsamente assorbito dal nostro organismo.
patchIn caso di sospetta  allergia al nichel il primo passo da fare è accertarsene con un esame il patch test,  se è positivo l’allergia è confermata.
Non essendoci alcuna cura, l’unico modo per far regredire i sintomi è attraverso una dieta ad eliminazione per 4-6 settimane, ma non sarà facile visto che anche in piccole quantità è presente in numerosi cibi.
ALIMENTI DA EVITARE
ALIMENTI CONSENTITI
Alimenti in scatola , aringhe, ostriche, fagioli, lenticchie, asparagi, cipolle, spinaci, pomodori,piselli, funghi, mais, soia, farina di grano intero, pere sia fresche che cotte, rabarbaro,tè, caffè, cacao, cioccolato, lievito in polvere, lievito di birra, arachidi, noci, mandorle, nocciole, gamberi, ciliegie, pesche, frumento, banane, patate, carote, uovo, spinaci, limone, lattuga, mele, melanzane, arancia, aglio.Pollame e tutti i tipi di carne,pesce, latte, burro, margarina, e formaggi.In piccole quantità si possono assumere cavolfiore, lattuga, carote, riso,  marmellata, vino, birra, frutta fresca.
Alla dieta ad eliminazione bisogna aggiungere che si deve evitare di assumere quasiasi cibo in scatola in quanto, soprattutto se si tratta di un alimento acido (come pomodori, aceto e limoni), questo incrementa il rilascio di nichel dal contenitore.
Nel cucinare è opportuno evitare mestoli ed utensili nichelati. Bisogna evitare di bere la prima acqua che esce dal rubinetto la mattina, poiché il nichel può essere stato rilasciato dal rubinetto durante la notte.
Il fumo è un altro modo per venire a contatto con questo metallo, i fumatori portano il nichel non solo a contatto con bocca e occhi ma anche nella profondità dei polmoni e soprattutto lo fa entrare nel circolo sanguigno immediatamente, per cui la concentrazione di nichel nell’organismo cresce in modo evidente.
Dalla combustione delle foglie di tabacco a soli 43°C si sviluppa la produzione di nichel-carbonile che viene inalato o passato nel sangue attraverso il contatto con la mucosa. Una dieta priva di alimenti contenenti nichel prevede che bisogna smettere di fumare in quanto non si può trovare un vero equilibrio se si continuerà a introdurre  comunque nichel attraverso il fumo.
Un soggetto allergico al nichel soffre spesso di disidrosi ossia la comparsa di piccole pustole o flittene sulle mani e sui piedi, viene conosciuto anche  come eczema da contatto.
Molto spesso quando si elencano i prodotti da escludere non si inseriscono tra i prodotti da eliminare i grassi vegetali idrogenati e i loro analoghi,  (crackers, biscotti, fritti, patatine, dolci industriali eccetera) pertanto gli sforzi fatti per qualche giorno si rivelano inutili e la gente il più delle volte non vedendo risultati abbandona le cure.
Margarine e grassi vegetali (idrogenati o non) si compongono di  diversi oli, e molto spesso quelli di mais, di soia e di arachide, sono utilizzati poi a livello industriale soprattutto come “amalgamanti”, oltre agli alimenti indicati sopra,  l’esclusione va fatta anche per tutti i cibi cotti contenenti oli di qualunque tipo perché gli oli cuocendo vanno soggetti a modificazioni analoghe a quelle dell’idrogenazione. Anche quando un’etichetta segnala la presenza di “olio non idrogenato” o di “olio naturale”, non si può sapere con certezza quale sia la composizione finale del grasso al termine della cottura.
La Sindrome sistemica dell’Allergia al Nichel, ormai sono sempre più diffuse, un valido aiuto potrebbe essere l’assunzione della Zeolite, un ottimo minerale che legando con i metalli riesce ad espellerli.

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